La normativa in vigore, con i successivi decreti che ne regolamentano l'attuazione e disciplinano i vari calcoli, propone un percorso per la valutazione del bilancio energetico di un edificio in cui vi sono apporti e dispersioni di calore o raffrescamento.
La legge impone anche la verifica della "tenuta" dell'isolamento di pareti e tetto al fine di non disperdere calore o raffrescamento inutilmente: l'obiettivo è quello di ridurre le dispersioni per risparmiare energia. La legge impone di redigere a cura di un professionista una relazione tecnica da depositare nel comune dove ha sede l'edificio.
Sono soggetti tutti gli immobili dotati di impianto di riscaldamento/raffrescamento; la relazione va redatta e consegnata prima dell'avvio dei lavori.

La legge prescrive anche la redazione dell'Attestato di Prestazione Energetica, che deve essere messo a disposizione in fase di costruzione, compravendita, locazione ecc. di un edificio e in esso devono essere riportati “dati di riferimento che consentano ai consumatori di valutare e raffrontare il rendimento energetico dell’edificio” e “raccomandazioni per il miglioramento del rendimento energetico in termini di costi-benefici”. La certificazione energetica degli edifici è obbligatoria per tutte le categorie di immobili (la normativa definisce in quali casi è obbligatoria la classificazione e quali immobili sono esclusi dall’obbligo) e deve essere approntata secondo varie scadenze temporali, con l'obiettivo di dotare progressivamente tutti gli edifici di un documento che possa fornire agli interessati informazioni in merito al comportamento energetico dell'immobile, valorizzando sul mercato quelli con migliori performance e generando una spinta virtuosa volta al miglioramento del patrimonio immobiliare.